Poesia & poemas

28 settembre 2009

AS PALAVRAS

Filed under: Poesie — patriziaercole @ 7:23 PM

São como um cristal,
as palavras.
Algumas, um punhal,
um incêndio.
Outras,
orvalho apenas.

Secretas vêm, cheias de memória.
Inseguras navegam:
barcos ou beijos,
as águas estremecem.

Desamparadas, inocentes,
leves.
Tecidas são de luz
e são a noite.
E mesmo pálidas
verdes paraísos lembram ainda.

Quem as escuta? Quem
as recolhe, assim,
cruéis, desfeitas,
nas suas conchas puras?

Eugénio de Andrade

LE PAROLE

Sono come un cristallo,
le parole.
Alcune, un pugnale,
un incendio.
Altre,
rugiada appena.

Segrete vengono, piene di memoria.
Insicure navigano:
barche o baci,
agitano le acque.

Abbandonate, innocenti,
leggere.
Tessute sono di luce
e sono la notte.
E persino pallide
ricordano ancora verdi paradisi.

Chi le ascolta? Chi
le raccoglie, così,
crudeli, disfatte,
nei loro gusci puri?

traduzione di Mariangela Semprevivohttp://www.filidaquilone.it/num004andrade.html

Un parere in merito alla pornografia

Filed under: Libri,Poesie — patriziaercole @ 7:22 PM

Non c’è dissolutezza peggiore del pensare.
Questa licenza si moltiplica come gramigna
su un’aiuola per le margheritine.

Nulla è sacro per quelli che pensano.
Chiamare audacemente le cose per nome,
analisi spinte, sintesi impudiche,
caccia selvaggia e sregolata al fatto nudo,
palpeggiamento lascivo di temi scabrosi,
fregola di opinioni – ecco quel che gli piace.

In pieno giorno o a notte fonda
si uniscono in coppie, triangoli e cerchi.
Poco importa il sesso e l’età dei partner.
I loro occhi brillano, gli ardono le guance.
L’amico travia l’amico.
Figlie snaturate corrompono il padre.
Il fratello fa il ruffiano per la sorella minore.

Preferiscono i frutti
dell’albero vietato della conoscenza
alle natiche rosee dei rotocalchi,
a tutta questa pornografia in definitiva ingenua.
I libri che li divertono non sono illustrati.
Il loro unico svago – certe frasi
segnate con l’unghia o la matita.

E’ spaventoso in quali posizioni,
con quale sfrenata semplicità
l’intelletto riesca a fecondare l’intelletto!
Posizioni sconosciute perfino al Kamasutra.

Durante questi convegni solo il tè va in calore.
La gente siede sulle sedie, muove le labbra.
Ognuno accavalla le gambe per conto proprio.
Un piede tocca così il pavimento,
l’altro ciondola libero nell’aria.
Solo ogni tanto qualcuno si alza,
va alla finestra
e attraverso una fessura delle tende
scruta furtivo in strada.

Wislawa Szymborska dal libro Vista con granello di sabbia, traduzione di Pietro Marchesani – Adelphi, Milano 1998, pag. 169.

Corridinho

Filed under: Libri,Poesie — patriziaercole @ 7:14 PM

O amor quer abraçar e não pode.
A multidão em volta,
com seus olhos cediços,
põe caco de vidro no muro
para o amor desistir.

O amor usa o correio,
o correio trapaceia,
a carta não chega,
o amor fica sem saber se é ou não é.

O amor pega o cavalo,
desembarca do trem,
chega na porta cansado
de tanto caminhar a pé.

Fala a palavra açucena,
pede água, bebe café,
dorme na sua presença,
chupa bala de hortelã.

Tudo manha, truque, engenho:
é descuidar, o amor te pega,
te come, te molha todo.

Mas água o amor não é.

Adélia Prado

Texto extraído do livro “Adélia Prado – Poesia Reunida”, Siciliano – 1991, São Paulo, pág. 181.
Saiba mais sobre Adélia Prado e sua obra http://www.releituras.com/aprado_bio.asp

Preferisco il ridicolo di scrivere poesie…

Filed under: Varie ed eventuali — patriziaercole @ 7:09 PM

L’essere privi di talento letterario non è affatto un disonore. È una carenza comune a molte persone sagge, colte, nobili e anche assai dotate in altri campi. Scrivendo che un testo non ha valore, non intendiamo perciò offendere nessuno, né togliergli fiducia nella vita.

Preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne.

Come diventare scrittore? Lei fa una domanda difficile e tanto scabrosa quanto quella del ragazzino che chiedeva come si fanno i bambini, e quando la mamma gli ha risposto che gliel’avrebbe spiegato più tardi, perché in quel momento era molto occupata, ha ripreso a insistere: «Spiegami almeno la testa» …E va bene, anche noi cercheremo di spiegare almeno la testa: ecco, bisogna avere un po’ di talento.

Wisława Szymborska (1923 – vivente), poetessa polacca, premio Nobel per la letteratura 1996, da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

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